La Buona Cucina

I piaceri della tavola sono comuni a tutte le civiltà e l'arte di cucinare i cibi in modo da donare sublimi piaceri ai commensali è antica quanto gli esseri umani.

I Romani, abili coltivatori e coraggiosi guerrieri, originariamente amavano le pietanze semplici, i frutti della terra come grano ed orzo con pochi condimenti e presentati in maniera frugale, perlomeno fino al momento in cui l'incontro con altri popoli e la ricchezza dell'antico Impero non li indusse ad un profondo cambiamento nelle abitudini culinarie.

I banchetti Romani sono, infatti, esempi fra i più gustosi dell'arte della cucina...non per nulla il nome del generale Lucullo è rimasto celebre per i pranzi offerti ancor più che per le imprese sul campo di battaglia.

Oltre alla prelibatezza delle pietanze, i Romani sono entrati nella leggenda culinaria anche per le insuperabili capacità nella presentazione delle portate che quando giungevano in tavola immancabilmente stupivano gli ospiti, che si trattasse di animali di grandi dimensioni, come cinghiali, cucinati interi o di dolci sculture da gustare pezzo a pezzo.

I fastosi banchetti proseguono durante il Medioevo, secoli certamente non bui per quanto concerne la gastronomia.

All'epoca nelle case delle famiglie più ricche abbondano portate dai sapori delicati, alternate a piatti dai gusti piccanti, non mancano mai animali cacciati nei boschi a pesci cresciuti in laghi e fiumi cucinati in modo originale.

Durante il Medioevo vedono la luce anche le prime raccolte di ricette, trattati e codici che contengono gustosi segreti su come cucinare prelibate pietanze ed impiegare al meglio le preziose spezie e già all'epoca emergono le peculiarità regionali, le quali arricchiscono la nostra cucina da secoli.